La discesa delle crypto
- Mason

- Nov 22
- 2 min read
Le ultime settimane sono state caratterizzate da forti vendite correlate su quasi tutti gli asset: azioni, oro e criptovalute.
S&P 500 è sceso del 5% dai massimi di fine ottobre;
Nasdaq, invece, ha perso l’8%.
Alcuni asset stanno mostrando una debolezza ancora più marcata.
I titoli dell’AI stanno perdendo oltre il 15%
I titoli del Quantum Computing stanno perdendo oltre il 40%
L’oro ha toccato una perdita del 10%
Le crypto stanno scendendo mediamente del 30/40%
Il Bitcoin è sceso fino a quota 81.000, in ribasso di oltre il 35% dai massimi a 126.000 di un mese fa.

L’Ethereum è sceso del 45% toccando quota 2700$.

Tra i motivi principali di questa debolezza congiunta sulle asset class più in voga degli ultimi mesi vi è quello della liquidità.
Ricordiamo che con il termine liquidità, sui mercati finanziari intendiamo:
la facilità di accesso al finanziamento da parte degli investitori che operano a leva;
la facilità di scambio degli asset senza incorrere in costi addizionali.
Nel caso attuale la debolezza si è originata da un aumento dei tassi di finanziamento che hanno portato molti investitori a dover chiudere le loro operazioni a leva. Le vendite hanno poi ridotto la liquidità di queste asset class più in voga.
In questi contesti di scarsa liquidità il mercato diventa molto fragile e in caso di un piccolo ribasso, gli operatori si affrettano a vendere innescando una spirale di alta volatilità.
Questa correzione che stiamo vivendo non ha quindi una natura fondamentale, bensì tecnica. Gli operatori vendono perché sono costretti a farlo, non perché lo vogliono fare.
Un modo per fermarla potrebbero essere interventi volti a garantire l'accesso al finanziamento e rifinanziamento degli operatori professionali in modo che essi non siano più costretti a ridurre la loro leva finanziaria.
Un altro elemento che sta impattando solo sul mercato delle criptovalute è l'approvazione del Genius Act che ha creato un quadro normativo per l'emissione di stablecoin negli Stati Uniti.
La diffusione delle stablecoin come mezzo di pagamento potrebbe ridurre la domanda di criptovalute non utilizzabili per le transazioni, come il Bitcoin stesso.



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